Nuova immagine. Immagine di una fotografia che non c'è, o meglio che ancora non è stata realizzata.
Per il momento esiste solo nella mia testa.
Il titolo è e sarà "accampamenti indiani".
Nei post precedenti ci sono fotografie i cui elementi estetici e figurativi non rappresentano la parte più importante dell'immagine.
E come detto precedentemente questo già è paradossale e un po surreale per un mezzo di espressione (comunicazione ?) che è fatto, anche materialmente, strutturalmente, di segni, di elementi visivi e grafici.
In questa mia nuova immagine(?) si ribaltano ancora più paradossalmente i fattori.
Il corpo non c'è proprio, esiste solo l'idea.
Quello che c'è e ci sarà in questo rettangolo bianco è l'immagine (invisibile) frutto delle proiezioni mentali degli eventuali osservatori che, partendo dalla traccia del titolo immaginano, immagineranno (fotograferanno?) ognuno in modo differente la fotografia (che non c'è)
Forse l'immagine più paradossale e surreale che abbia realizzato (senza farla) fino ad oggi.
Per similitudine la potrei intitolare anche 4'33".
La cosa interessante è che l'immagine nella realtà e nella mia testa c'è veramente.
Scena, inquadratura. Ho scelto anche l'ora dello scatto, la mia posizione rispetto al soggetto e le condizioni meteo.
E come se esistesse in due mondi paralleli. Uno reale e uno surreale. In ognuno ha una valenza differente, uguale ma diversa, profondamente diversa.
L'accampamento è là realmente , aspetta solo me per venire da quest'altra parte, forse con un altro nome.