sabato 15 dicembre 2012

Napoli 2012 - Stay Rebel


Panorami atipici e dissonanti di una città mai uguale a qualcosa o a qualcuno.
Una città dove il bello ed il brutto, il male ed il bene si compensano.
Dove qualcuno si diverte a compensarli.
Per forza o per fortuna.

domenica 9 dicembre 2012

Napoli 2012


Un luogo dove finzione e realtà si avvicinano, dove gli spazi e gli interspazi ciclicamente si scambiano.
Spazi fisici e immaginari.




Ci sono sempre più verità nello stesso istante

Paesaggi atipici e dissonanti 2012


giovedì 15 novembre 2012

Napoli 2012


Ci sono sempre più verità nello stesso istante
Paesaggi atipici e dissonanti 2012

venerdì 9 novembre 2012

Golfo di Napoli


Cercare una verità e dei perchè.
Paesaggi atipici e dissonanti

martedì 9 ottobre 2012

Serie finale - Napoli 2012 - Conflitti


Alla fine penso che queste sei immagini rappresentano la sintesi del mio progetto.
E di quello che volevo rappresentare.
Il resto forse sono solo ripetizioni.

PS per chi volesse al link seguente c'è un approfondimento sull'idea sui cui si basa la serie.

  http://fotograficheriflessioni.blogspot.it/2012/09/napoli-2012.html

domenica 30 settembre 2012

venerdì 28 settembre 2012

NAPOLI 2012 - serie Conflitti Asimmetrici (nona fotografia)




Ho ricevuto qualche interessante osservazione su questo lavoro e colgo l'occasione per dare qualche informazione in più, spero utili per una lettura più esaustiva.

La critica più frequente è perchè non in bianco nero.

Bene il perchè risiede in una serie di motivi e precisamente;

- il colore, spesso acceso come il rosso pompeiano di questa immagine, o come i cieli intensi delle immagini  di qualche post precedente, acuiscono l'asimmetria (uno dei temi principali), ampliano la distanza tra il bello e il brutto, tra quello che potrebbe essere Napoli e quella che invece è.
Amplificano, o almeno spero, gli effetti del vandalismo e conseguentemente della protesta, del disagio che c'è dietro.

- forse, ma questo motivo incide in modo relativo, per evitare dei rimandi (e paragoni)  a grandi Autori come il maestro Mimmo Iodice, per una sorta di pudore insomma.

ma il motivo principale come dicevo in precedenza è che il colore aiuta ad esprimere con maggior forza il concetto che c'è dietro al progetto.


martedì 25 settembre 2012

NAPOLI 2012 - serie Conflitti Asimmetrici (ottava fotografia)


Un sorriso, nonostante tutto.
Come una dolce rassegnazione.



Vedi gli altri post per la serie completa.

sabato 22 settembre 2012

NAPOLI 2012 - SERIE - Nuova immagine

Questa immagine rappresenta per me il punto di unione tra asimmetrie visive e asimmetrie sociali.
(vedi anche post precedente)


«dov’è più forte la luce, l’ombra è più nera».
Goethe

martedì 18 settembre 2012

NAPOLI 2012 - SERIE

La serie di cui ho parlato nell'ultimo post inizia a prendere forma.
Una serie, ancora in fase di elaborazione, ottenuta individuando da 24 scatti un mini portfolio di 5 immagini.
E montandoli in sequenza.
Un lavoro nato per rappresentare metaforicamente i conflitti sociali dei nostri tempi.
E rappresentarli non in forma esplicita ma bensì estrapolando, grazie alla fotografia, degli "indicatori" , dei particolari spesso invisibili ad una visione superficiale della realtà.
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Titolo provvisorio "Conflitti asimmetrici"

Una sequenza di primi piani,
come allegati tecnici di un referto medico, ospedaliero.
Referto che attesta i danni causati da un'aggressione.

Un'aggressione cieca, brutale, a soggetti inermi,

Statue di un parco pubblico.

Colpevoli forse solo di rappresentare la normalità, la bellezza,
un momento di distrazione di chi ha.

Bersagli di una violenza scatenata invece da chi non ha.

Da chi si sente escluso dalla normalità della vita.
Da chi si sente emarginato.

Una violenza come un avviso, un urlo silenzioso.

"Guardate che ci siamo anche noi.

Anche se non ci vedete,
o meglio anche se fate finta di non vederci.

E più voi fate finta di non vederci
e più noi urleremo.
"










venerdì 13 luglio 2012

NAPOLI 2012

La fotografia è una sintesi.
Per me.
E questa è la sintesi di Napoli .
Per me.
Quella che è.
Quella che potrebbe essere.
Quella che non è.
Tre momenti impossibili da vivere contemporaneamente eppure presenti.
Eppure possibili.
Forse solo qui.
Tutto il progetto si basa su questa linea guida.
Su questa ricerca.
Dei tre momenti.

P.S.
E' curioso (per me) scoprire come progetti apparentemente diversi hanno in realtà una radice uguale.
 Questa serie (in fase di elaborazione) è nata per rappresentare metaforicamente il conflitto sociale dei nostri tempi.
Dove il vandalismo rappresenta lo sfogo di una impotenza, di una rabbia a malapena celata dalla falsa normalità.
La reazione di una fetta di società che si sente abbandonata ed emarginata.

 In una zona popolare di Napoli ho letto una scritta su di un muro emblematica.
 "Noi schifiamo chi ci schifa"

Una scritta che secondo me vale quanto se non più di un muro.
Di un muro che divide.

E prima o poi, come ci ha insegnato la Francia solo poco tempo fa, la società moderna, basata sempre di più sulla competizione, sulla classificazione tra i belli e bravi (e ricchi) e i brutti e i cattivi (e poveri) dovrà fare i conti con gli abitanti al di là del muro.
Di quel muro, con quella scritta.

Ma vedendo queste immagini in sequenza insieme alla serie precedente http://www.fotograficheriflessioni.blogspot.it/2012/05/progetto-orizzonti-atipici-e-dissonanti.html vedo un continuo, un fil rouge  della ricerca "dei tre momenti".

Quella che è.
Quella che potrebbe essere.
Quella che non è.

E forse anche del paradossale, del surreale nascosto tra le pieghe della normalità di tutti i giorni.


Chissà se è un segno positivo o negativo.

domenica 20 maggio 2012

Aggiornamento progetto "Orizzonti atipici e dissonanti"

La fotografia è una sintesi.
Per me.
E questa serie è la sintesi di Napoli .
Per me.
Quella che è.
Quella che potrebbe essere.
Quella che non è.
Tre momenti impossibili da vivere contemporaneamente eppure presenti.
Eppure possibili.
Forse solo qui.
Tutto il progetto si basa su questa linea guida.
Su questa ricerca.
Dei tre momenti.

PS
Il progetto si basa su 24 fotografie e rappresentano scorci famosi della città installati dal Comune per coprire in parte i cantieri della famigerata metropolitana napoletana, un'opera in corso oramai da tanto tempo.
Lo stridente contrasto tra la bellezza dei luoghi raffigurati e l'evidente violente impatto estetico (e non solo) dei cantieri, e dell'azione antropica sugli stessi cartelloni, ha attirato la mia attenzione.
Ma non solo.
Secondo me il tutto rappresenta una perfetta metafora di Napoli.
Delle sue grandi potenzialità, spesso trascurate, delle tante occasioni perse.


Le foto sono del 2009 ma solo ora sono riuscito a selezionarle e metterle in serie.
A dargli un corpo.
18 quadrate, 4 orizzontali e 2 verticali.
Un corpo anch'esso asimmetrico e dissonante.




mercoledì 25 aprile 2012

Passeggiate Surreali n. 29 - napoligiostra


Un'amica di flickr questo è il suo link mi ha lasciato questo commento;
Mi piace! Mi piace perché quello che c'è sotto si può solo immaginare. La giostra potrebbe girare con bambini su cavalli ed automobili oppure potrebbe essere ancora spenta e vuota.
Mi ritrovo completamente in questa visione, nella suddivisione dei mondi di "sopra" con quelli di "sotto".

Nei paradossi visivi, nella ricerca di un significato non immediatamente "visibile".

In quel potrebbe c'è tutto il significato di questa fotografia. link allo stream

domenica 15 aprile 2012

Passeggiate Surreali n.28 (America'sCup-Napoli)



Quando scatto una fotografia mi trovo sempre davanti ad una scelta.
Se compiacere o meno un ipotetico osservatore.
Il senso estetico (classico) delle cose.
Rispetto ad altre forme di espressione la fotografia rende semplice, e nello stesso tempo complesso, questo aspetto.
Come estrapolare una parola da un libro, o al massimo una frase.
Creando risultati e considerazioni del tutto differenti.
Catturare pochi centimetri di realtà, solo quello vogliamo sia rappresentato.
E tutto diventa diametralmente opposto.
Uno specchio magico che riflette un'immagine ma ne visualizza, ne crea un'altra.
Con un altro significato.
Come se ci fossero (e ci sono) tante realtà nello stesso istante.
Tanti treni che partono dalla stessa stazione, nello stesso istante, dallo stesso binario ma con destinazioni diverse.
Spesso discordanti tra loro.
In una stazione di una città che se fosse Una citta Invisibile sarebbe la città Binaria.
1 o 0, bianco o nero, bene o male.
La regina delle contraddizioni.
Da un lato le vele rosse al vento sul mare blu e dall'altro le giostrine chiuse.
Da una parte i riflettori della festa e dall'altra gli spazi preclusi, i lavori da fare.
C'è sempre chi vince e chi perde.
Ma basterebbe girarsi dall'altra parte, nella città Binaria.


SLIDE SHOW FLICKR

domenica 25 marzo 2012

Surreali Passeggiate n. 27

Stesso angolo di strada.
Come se fosse la casa invisibile di un uomo (o una donna) invisibile che compone, sotto gli occhi di tutti, vezzosamente, queste composizioni.
Utilizzando gli oggetti che in questo mondo, in questa vita non hanno più vita.
E che per un po diventano di nuovo vivi, acquistando una nuova dignità.
Nell'altro mondo.
Una dignità surreale e forse anche un po snob.
L'orsetto, il servizio da bar e adesso  la stella di Natale.
Adesso che non è più Natale.
In questo mondo di qua.


domenica 12 febbraio 2012

Surreali Passeggiate N° 26



Il colore a volte sa essere crudele.
Enfatizza, il bene e il male.Mette a nudo il colore del sangue.
E come al solito ci sono sempre almeno due verità.

In questi giorni sto leggendo 1Q84, di Haruki Murakami.
La protagonista scendendo le scale di un ponte che collega due livelli della tangenziale di Tokyo e si trova improvvisamente in un altro mondo.
Non più il 1984 ma 1Q84, dove Q sta per Questione mark, punto interrogativo.
Un mondo parallelo ma diverso.
Un aspetto che da un po di tempo sta diventando fondamentale per me, su cui si basano le mie ossessioni fotografiche.
Piccole ossessioni.

In questa strada, a pochi metri di distanza, curiosamente ho
scattato un'altra foto.
Questa
Passeggiate surreali N.14
Come se ci fosse qualcuno che si diverte ad "installare" scenari
surreali o come, per una falla spazio-tempo in quella strada c'è
uno switch, uno stargate tra due mondi. Un ponte.
Un mondo buono e l'altro cattivo.
O forse solo diverso.

sabato 14 gennaio 2012

Surreali passeggiate N.25



Come al solito in una fotografia ci sono due possibili letture (in verità molte più di due).
Ad esempio c'è quella superficiale (ma non per questo meno importante in fotografia) di valore estetico e formale.
C'è poi quella tecnica (per me la meno importante) che valuta criteri come la messa a fuoco, la nitidezza, il formato, con quale fotocamera è stata scattata.
Il come insomma.
Poi c'è il perchè.

E io ho due perchè differenti, le due letture a cui facevo riferimento prima.

La prima Lavori in Corso.
Positiva, sa di ristrutturazione di rinascita.

La seconda opposta, Pericolo, Attenzione, qua crolla tutto.

Sta a noi decidere quale fare propria.

E' curioso notare come in fotografia siamo sempre di fronte ad una scelta, sia se ci troviamo dietro l'obiettivo come autori sia davanti all'immagine, come semplici fruitori.

domenica 8 gennaio 2012

Surreali Passeggiate N°24



Ci sono sempre diverse realtà contemporaneamente.
Strati su strati che tutti insieme rappresentano un unico involucro.
Un unico sapore fatto di tanti sapori.
Ma destrutturarli o al meno provare a farlo.
Scomporli.
Passando da una realtà all'altra.
Da uno spazio-tempo ad un altro.
Provare con un unico scatto ad attraversarli tutti.
Facendone una sezione di improbabile geometria.