Stesso angolo di strada.
Come se fosse la casa invisibile di un uomo (o una donna) invisibile che compone, sotto gli occhi di tutti, vezzosamente, queste composizioni.
Utilizzando gli oggetti che in questo mondo, in questa vita non hanno più vita.
E che per un po diventano di nuovo vivi, acquistando una nuova dignità.
Nell'altro mondo.
Una dignità surreale e forse anche un po snob.
L'orsetto, il servizio da bar e adesso la stella di Natale.
Adesso che non è più Natale.
In questo mondo di qua.