mercoledì 26 ottobre 2011

Surreali Passeggiate N°23

Finzioni

Le coperture utilizzate negli ultimi anni nei lavori di ristrutturazioni sono per me fonte di interesse.
E sintetizzano perfettamente il discorso delle mille realtà contemporaneamente, visibili e non visibili.
Strati su strati che una volta focalizzati prendono forma e struttura.
Anche noi alla fine siamo formati da tanti strati sovrapposti, impalcature mentali e culturali che in base alle necessità "attiviamo" per nasconderci, per difenderci, per offendere.
O per finzione.


finzioni - francesco peluso




venerdì 14 ottobre 2011

Surreali Passeggiate N°22



Nuova immagine.  Immagine di una fotografia che non c'è, o meglio che ancora non è stata realizzata.
Per il momento esiste solo nella mia testa.
Il titolo è e sarà "accampamenti indiani".

Nei post precedenti ci sono fotografie i cui elementi estetici e figurativi non rappresentano la parte più importante dell'immagine.
E come detto precedentemente questo già è paradossale e un po surreale per un mezzo di espressione (comunicazione ?) che è fatto, anche materialmente, strutturalmente, di segni, di elementi visivi e grafici.

In questa mia nuova immagine(?) si ribaltano ancora più paradossalmente i fattori.
Il corpo non c'è proprio, esiste solo l'idea.

Quello che c'è e ci sarà in questo rettangolo bianco è l'immagine (invisibile) frutto delle proiezioni mentali degli eventuali osservatori che, partendo dalla traccia del titolo immaginano, immagineranno (fotograferanno?) ognuno in modo differente la fotografia (che non c'è)

Forse l'immagine più paradossale e surreale che abbia realizzato (senza farla) fino ad oggi.

Per similitudine la potrei intitolare anche 4'33".

La cosa interessante è che l'immagine nella realtà e  nella mia testa c'è veramente. Scena, inquadratura. Ho scelto anche l'ora dello scatto, la mia posizione rispetto al soggetto e le condizioni meteo.

E come se esistesse in due mondi paralleli. Uno reale e uno surreale. In ognuno ha una valenza differente, uguale ma diversa, profondamente diversa.

L'accampamento è là realmente , aspetta solo me per venire da quest'altra parte, forse con un altro nome.





martedì 11 ottobre 2011

AGGIORNAMENTO PROGETTO SEQUENZA - NUOVA IMMAGINE INSERITA
TITOLO "PASSEGGIATE SURREALI"



Nona immagine inserita. Il percorso, o meglio la passeggiata, si è quasi conclusa.
.


Slide Show della sequenza

martedì 4 ottobre 2011

Il Castello della Sposa

Il castello della Sposa 
Di nuovo flash back, di nuovo un percorso a ritroso. Di nuovo collegamenti che si formano.
La nona immagine della serie ha preso forma.


giovedì 29 settembre 2011

AGGIORNAMENTO PROGETTO SEQUENZA - NUOVA IMMAGINE INSERITA
TITOLO "PASSEGGIATE SURREALI"

?


Ho aggiunto una ottava immagine, "La Sposa".
Ero indeciso per il formato differente. I sacri testi dicono che in una sequenza è cosa saggia e giusta utilizzare sempre lo stesso formato di immagini. E forse mi ero lasciato condizionare. Ma poi pensandoci bene, può un progetto libero e surreale farsi confinare da una gabbia grafica (e mentale) ? Da una struttura chiusa, delineata, geometrica e per forza di cose limitata ? io penso di no, e così La Sposa trovò posto in galleria....
PS
Come tutte le altre immagini la scena urbana è stata fotografata così com'era, senza nessun intervento di accomodamento ne di preparazione compositiva. Niente è stato spostato, aggiunto o tolto.
Lei stava la, in un angolo, che aspettava (invano) il suo sposo.

Slide Show della sequenza

lunedì 19 settembre 2011

PROGETTO SEQUENZA
TITOLO "PASSEGGIATE SURREALI"

? ?
Pian piano e con grande difficoltà qualcosa inizia a prendere forma e contenuto. Un progetto di sequenza selezionando 7 immagini da un blocco di 20.

Slide Show della sequenza

mercoledì 14 settembre 2011

Surreali Passeggiate N°20

Napoli, Natale 2010
Questa è una passeggiata indietro nel tempo e precisamente nel 2010. Come in un flash-back.
Perchè curiosamente (e con mia sorpresa) sto iniziando a scoprire dei collegamenti tra le immagini raccolte nel tempo, anche se realizzate in tempi diversi e con scopi diversi. Un filo comune.
Come il "vedere" ad esempio cose "non visibili" e rappresentarle in una fotografia, paradossale per un media la cui forma, la sua ragione di essere, il suo esistere è rappresentato dal contenuto visibile.
Ossia realizzare immagini dove la parte, per me, più interessante è quella non visibile ( dal punto di vista formale, superficiale, estetico), immagini dove non c'è collegamento (apparentemente) tra quello che si vede e quello che contiene.
In questa, avente come titolo "Napoli, Natale 2010" è rappresentata una riflessione nella parete a specchio di un palazzo governativo (Provincia o Regione non ricordo perfettamente).
Palazzo sulla cui parete a specchio spiccano macchie di colore (risultato di lancio di uova contententi vernice), macchie che con la forma e scia mi ricordano (visto anche il periodo dello scatto) il Natale.
Un Natale diverso, con addobbi diversi. Un Natale di crisi e di sofferenza in contrasto da quello creato (ad hoc) dalla pubblicità e della televisione visibile nello stesso istante.
Un'immagine dove il il surreale non è nella forma ma nel contenuto.
Il filo comune ?

domenica 4 settembre 2011

Surreali Passeggiate N°19

estate 2011
Ci sono più estati, visibili e non visibili, ma tutte parallele e tutte nello stesso istante.

estate 2011 - surreali passeggaite

sabato 28 maggio 2011

Surreali Passeggiate N.18 - La coda della tigre

Una terza tigre cercheremo.
Questa sarà come le altre una forma del mio sogno, un sistema di parole umane e non la tigre vertebrata che, al di la delle mitologie, calpesta la terra.
Lo so bene, ma qualcosa mi impone questa avventura indefinita, insensata e antica, e persevero nel cercare lungo il tempo della sera quell'altra tigre,
che non è nei versi.

J.L.Borges 1960 "El otro tigre"

venerdì 27 maggio 2011

Surreali Passeggiate N°17

Picchetto d'onore in alta uniforme


Una sfilata silenziosa

domenica 22 maggio 2011

domenica 1 maggio 2011

Surreali Passeggiate N°15

E improvvisamente dopo la pioggia uno squarcio di luce si aprì ed apparvero delle bellissime nuvole all'orizzonte.




Considerazioni
Avevo deciso di ritornare in questo posto e riscattare la fotografia concentrandomi solo sulla parte centrale "nuvole e linea del mare"
Avevo pensato che così avrei reso di più l'idea. rafforzando il concetto delle nuvole.
Ma mi sarei rinchiuso di nuovo nella classica concezione estetica delle cose, rappresentare nuvole che sembrino nuvole assecondando (e compiacendo) le parole all'immagine, rassicurando l'osservatore.
Ma la mia visione è stata un'altra, più surreale.
Una finestra, una soglia, un limite, tra la gente, tra la normalità delle cose e tra altro, altro che non so ben definire.
Come un trompe d'oeil mentale, come una via di fuga dalla normalità.
Come nuvole all'orizzonte


 

domenica 17 aprile 2011

Passeggiate Surreali N°13



Napoli, Pasqua 2011

Questa vaso con una pianta oramai morta convertita in ceneriera / pattumiera rappresenta benissimo la mia città oggi, 17 aprile 2011.
Un vaso di pochi centimetri di diametro che contiene l’astrazione di una città di un milione di persone.
Una pianta morta dove ognuno spegne la propria sigaretta anzi, dove oguno si sente in diritto di spegnere la propria sigaretta, di utilizzarla come contenitore per i propri prodotti di scarto, i propri rifiuti. Per i propri comodi.
Napoli, un territorio brullo, arido, secco. Come una pianta morta.

mercoledì 6 aprile 2011

Surreali Passeggiate N°12

Accampamento Metropolitano



Come un gioco.
Da piccolo mi divertivo ad immaginare animali ed oggetti nei profili delle nuvole.
Adesso nelle cose.
E la città, e spesso i contrasti in essa esistenti, assumono nuove sembianze, nuove forme e di conseguenza nuovi contenuti.
Una fuga (comoda?) dalla realtà.
Forse, ma anche un inseguire un'idea, che la fotografia non è solo un concetto estetico, una rappresentazione pittorica del mondo esterno (e superficiale), correttamente esposta.

domenica 27 marzo 2011

Surreali Passeggiate N°11

Verme Gigante ritorna nella tana

Un’amica mi ha detto che non sono immagini surreali.
E’ vero, se si guardano senza occhiali speciali.
Occhiali speciali che usano solo i bambini, la misura per gli adulti purtroppo oramai è quasi introvabile.
Occhiali che permettono di trasformare uno scatolo di cartone in un aereo o in un bolide da corsa, forse rosso.
E poi, si dice sottovoce in giro, ai grandi usare quel tipo di occhiali fa diventare ciechi....

sabato 19 febbraio 2011

Surreali Passeggiate N° 10

Automobile a Vapore

Mi immagino quest'automobile con alla guida un signore in cilindro che si muove tra le strade di una città invisibile. Surreale e bellissima.
Un automobile con catena, ci saranno i ladri di automobile a vapore anche nel mondo surreale ?


Steam Car
"I imagine the driver of that car, a man with a top hat, that driving through the streets of an invisible city.
A surreal city and beautiful but invisible at normal people
"



Il primo Manifesto surrealista del 1924, definì così il surrealismo:
« Automatismo psichico puro, attraverso il quale ci si propone di esprimere, con le parole o la scrittura o in altro modo, il reale funzionamento del pensiero. Comando del pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica e morale. »

Surrealist Manifesto
Breton wrote the manifesto of 1924 that defines the purposes of the group. He included citations of the influences on Surrealism, examples of Surrealist works and discussion of Surrealist automatism. He defined Surrealism as:
Dictionary: Surrealism, n. Pure psychic automatism, by which one proposes to express, either verbally, in writing, or by any other manner, the real functioning of thought. Dictation of thought in the absence of all control exercised by reason, outside of all aesthetic and moral preoccupation.

martedì 15 febbraio 2011

Surreali Passeggiate N°9

EDILIZIA POPOLARE

Edilizia popolare, questa è la definizione che mi ha aggredito quando ho immaginato questa fotografia.
Una città invisibile, tutta uguale,con le scritte sui muri e le finestre piccole e squadrate, come tanti piccoli occhi o come tante cellette di un alveare.
Edifici accavallati uno sull'altro in un equilibrio instabile.

domenica 13 febbraio 2011

Surreali Passeggiate N°8

La danza dei fenicotteri

E' come una malattia.
Improvvisamente ti giri intorno e vedi mostri, uccelli, serpenti, spose.
E il bello che li scopri tra la gente, sui muri, in un fiore e che, soprattutto, li vedi solo tu.
E in silenzio guardi con curioso interesse gente che annusa fenicotteri o che mette le mani su di un serpente.
Ignari del pericolo incombente.


Fenicotteri femmine



Fenicotteri Maschi


Per chi volesse nel link sottostante potrà accedere al progetto.
Progetto Surreali Passeggiate (in progress)

domenica 6 febbraio 2011

Surreali Passeggiate N°7

tappeti volanti prigionieri

Quando soffia la tramontana a Napoli tutte le carte e fogli di giornale sparsi per le strade prendono forma, si animano e si trasformano diventando tappeti volanti arabi.
Volano.
Arrampicandosi su con strane evoluzioni.
Questi, prigionieri dietro un vetro, osservano impotenti i loro fratelli volare.




Considerazioni
Ho eliminato tutto il superfluo da questa immagine lasciando solo l'essenziale.
"Come tanti personaggi faccia al vetro dietro una finestra."
Mi interessava particolarmente questa analogia e ho cercato con una leggera postproduzione di far emergere, apparire, le parole, le immagini, le fotografie delle pagine. Le loro facce.
E in tal modo acuire questo senso e renderle animate, vive e surreali.

Per chi volesse nel link sottostante potrà accedere al progetto.
Progetto Surreali Passeggiate (in progress)

sabato 29 gennaio 2011

Surreali Passeggiate N°6

Serpente marino a due occhi


E' molto difficile abbandonare il concetto estetico delle cose, quello con cui siamo stati nutriti fino a adesso.
Anche in queste immagini l'occhio e la mente tende sempre a "comporre" l'immagine secondo canoni classici.
E ancora non ho capito se è un bene o un male.
Ma, come detto prima, tutti noi volenti o dolenti siamo frutti di questa terra.
E il mio serpente marino surreale e fantastico nuota in un mare reale e convenzionale, fatto in definitiva di simmetrie compositive, di regole.
L'unica asimmetria è essere presente come serpente in uno spazio-tempo parallelo ma non uguale ne sovrapponibile.
Vicinamente lontano.
In un mondo ha una funzione puramente ornamentale, estetica e non funzionale.
Nell'altro mondo ha un'altra vita, sicuramente più avventurosa.
E' un serpente marino a due occhi.


Per chi volesse nel link sottostante potrà accedere al progetto.
Progetto Surreali Passeggiate (in progress)

domenica 23 gennaio 2011

Surreali Passeggiate N°5

Station Wagon

Oggetti comuni che cambiano struttura e significato se visti con altri occhi.
Questo si è trasformato in una station wagon, in un cargo che trasporta merci ed oggetti, spesso inutili, da una centrale di smistamento ricca di luci e di colori a tanti piccoli micromondi autonomi e diversi.
Da bambino mi ritrovavo spesso pilota di tali cargo



Per chi volesse nel link sottostante potrà accedere al progetto.
Progetto Surreali Passeggiate (in progress)

domenica 16 gennaio 2011

Considerazioni "surreali"

Le prime considerazioni dopo una settimana di esposizione della miniserie "Passeggiate Surreali" sono sicuramente positive.
Le tre foto hanno ricevuto 46+33+25 per un totale di 104 visite con una ventina di commenti, alcuni molto interessanti.
Inoltre il set dove ci sono solo le tre immagini ed una piccola spiegazione altre 24 visite.
Insomma in linea con il resto dello stream, o meglio in linea con lo stream fase2, quello fatto di immagini meno "fotogeniche" ed esteticamente convenzionali.
La lettura dei commenti è molto interessante, il fatto che siano solo in linea di massima non deve trarre in inganno però.
Su flickr, come spesso su altri social network, c'è l'abitudine (sbagliata) di non esporre commenti negativi, si preferisce non commentare, al massimo assegnare una stellina come per dire "ho visto la tua foto ma non ho niente da dire"
E molti amici abituali si sono astenuti dal commentare.
Dunque il gradimento complessivo è stato abbastanza discordante.
Ma era da preventivare. La cosa invece per me sorprendente è che molti commenti favorevoli sono stati postati da fotoamatori che hanno, al contrario, un portfolio "convenzionale" come stile e contenuto.
Come se i due aspetti si compensassero...
Proprio adesso leggo il commento (che copio e incollo qualche rigo sotto) dell'amico Francesco Saverio Fienga che sintetizza tutto il discorso;

"La tua fotografia, Francesco, diviene via via più astratta ed ermetica. Fatta più di simboli, di rappresentazioni e di concetti, che d'immagine tout-court. Ne sono intellettualmente attratto, anche se talvolta mi sorge il dubbio di non riuscire a sintonizzarmi del tutto con la portata dei tuoi progetti e di avere bisogno di altri riferimenti per seguirti fino in fondo."

Il percorso è ancora lungo.


Cielo stellato di sera
Surreali passeggiate n°4


Per chi volesse nel link sottostante potrà accedere al progetto.
Progetto Surreali Passeggiate (in progress)

sabato 8 gennaio 2011

Surreali Passeggiate

Sentinelle
Surreali passeggiate n°1


La Sposa
Surreali passeggiate n°2



Alberi
Surreali passeggiate n°3


Come un gioco.
Da piccolo mi divertivo ad immaginare animali ed oggetti nei profili delle nuvole.
Adesso nelle cose.
E la città, e spesso i contrasti in essa esistente, assumono nuove sembianze, nuove forme e di conseguenza nuovi contenuti.
Una fuga (comoda?) dalla realtà.
Come un novello Marcovaldo.

L'accostamento a Marcovaldo potrà sembrare banale e per me anche automatico visto la mia passione per Calvino.
Delle tante considerazioni fatte sul libro mi piace prendere questo stralcio;

" Marcovaldo ha come luogo privilegiato della sua esperienza il rapporto tra la città e la natura. Egli si ostina a cercare la natura in una grande città industriale: E’ attento a ogni variazione atmosferica e coglie minimi segni di vita animale e vegetale, ma ogni volta va incontro ad uno scacco, ad una delusione. La città vista come emblema del progresso stravolge la natura, la trasforma in occasione di male per coloro che continuano a sognarla, come una possibile via di scampo alla fatica del vivere."

Ed è interessante il parallelo tra la sorpresa e la delusione. Tra il conformismo e l'anticonformismo.
Ho pubblicato queste immagini sul mio stream di flickr, la mia vetrina virtuale sul web. Sarà interessante, almeno per me, valutarne i commenti.

Per chi volesse nel link sottostante potrà accedere allo stream.
http://www.flickr.com/photos/francesco_p/

domenica 2 gennaio 2011

Incominciamo da qui




Sotto titolo; dubbi ed incertezze di un fotoamatore qualunque.

Di un appassionato che per anni ha ritratto tramonti, gabbiani, girasoli, panorami tipici e assonanti.
Mi sembra doveroso iniziare il discorso, principalmente con me stesso, su questa base e da queste foto.
Come dire io sono partito da qui.

E da qui innescare altre domande.

Perchè da un pò di tempo non mi interessa più la fotografia nelle sue espressioni più classiche?

Perchè non cerco più in una immagine il fattore estetico, iconografico, come fattore rappresentativo e primario ?

Perchè non mi interessa più "riprodurre" un luogo, una persona, un oggetto nel modo più reale possibile ?

In questo blog ci sono domande ma anche risposte (parziali), come i percorsi intrapresi negli ultimi tre anni e presenti qui;

Panorami atipici e dissonanti
Immagini effimere e mutevoli

Orizzonti discontinui ed imperfetti

ma visibili anche nei link in home page.